By USGS - www.usgs.gov

Il 16 luglio 2025, un forte terremoto di magnitudo Mw 7.3 ha colpito l’area a sud-est di Sand Point, in Alaska, lungo il margine meridionale della Penisola dell’Alaska. L’evento è stato registrato anche in Italia dalla rete sismica NET4FER, dimostrando l’elevata sensibilità dei sensori anche a grandi distanze.

Registrazioni sismiche dalla rete NET4FER

L’evento è stato chiaramente rilevato da tutte le stazioni della rete NET4FER. Nell’immagine seguente vengono mostrati, a titolo esemplificativo, i segnali registrati da due stazioni:

  • FEM0 (in alto): dotata di un sismometro a banda larga, capace di rilevare un ampio spettro di frequenze, incluse quelle più basse tipiche dei teleseismi.
  • FEM1 (in basso): equipaggiata con un sismometro a 1 Hz, più sensibile alle frequenze medio-alte.
Registrazioni sismiche dell’evento M7.3 del 16 luglio 2025 in Alaska, rilevate dalla rete NET4FER. I tracciati mostrano le tre componenti del moto sismico (Nord-Sud in blu, Est-Ovest in verde, Verticale in rosso) registrate da due stazioni italiane: FEM0 (banda larga, in alto) e FEM1 (1 Hz, in basso). L’immagine è rappresentativa della risposta della rete, che ha rilevato l’evento su tutte le stazioni attive.

Le tre componenti del moto sismico sono rappresentate con:

  • Blu: componente Nord-Sud (N-S)
  • Verde: componente Est-Ovest (E-W)
  • Rosso: componente verticale (Z)

Si osserva chiaramente come il segnale registrato dalla stazione FEM0 presenti una maggiore ampiezza e una risposta più ricca in frequenza, evidenziando la maggiore sensibilità del sensore a banda larga. Al contrario, il segnale della stazione FEM1 appare più attenuato, specialmente nelle componenti a bassa frequenza, coerentemente con le caratteristiche del sensore a 1 Hz.

Contesto geologico dell’evento

Il terremoto del 16 luglio 2025 è avvenuto in prossimità della zona di subduzione tra la placca del Pacifico e quella del Nord America. Tuttavia, a differenza della maggior parte dei grandi terremoti in questa regione, che sono di tipo thrust (spinta), questo evento è stato causato da una faglia trascorrente (strike-slip), come indicato dalla soluzione del meccanismo focale preliminare.

Il sisma si è verificato all’interno della placca del Pacifico in subduzione o nella parte superiore della placca nordamericana, e non direttamente sull’interfaccia tra le due placche. La rottura ha interessato una zona di circa 60–70 km di lunghezza e 45–55 km di larghezza.

Un’area altamente sismica

La regione dell’Alaska-Aleutine è una delle più attive sismicamente al mondo. Dal 1900, si sono verificati almeno 9 terremoti di magnitudo 7 o superiore entro 250 km dall’evento del 2025. Tra questi:

  • M7.6 Sand Point – 19 ottobre 2020
  • M8.2 Alaska Peninsula – 29 luglio 2021
  • M7.2 Sand Point – 16 luglio 2023
  • M9.2 Alaska – 27 marzo 1964 (il secondo più forte mai registrato)
Distribuzione geografica dei terremoti nel Pacifico settentrionale dal 1900 al 2015, con indicazione di magnitudo (dimensione dei cerchi) e profondità (colore). La mappa evidenzia la forte attività sismica lungo i margini di placca, in particolare nella regione dell’Alaska-Aleutine. By USGS - www.usgs.gov

Il terremoto del 2025 si colloca all’estremità occidentale di una sequenza sismica iniziata nel 2020, confermando la complessità e l’elevata pericolosità sismica della regione.

Ulteriori approfondimenti sono disponibili sul sito dell'USGS