La geotermia utilizza il calore terrestre per numerosi scopi come, ad esempio, la produzione di energia elettrica o il riscaldamento. Essa rappresenta una fonte energetica rinnovabile che in Italia contribuisce al 5% dell’energia rinnovabile. Il teleriscaldamento trasporta generalmente calore da una centrale a un centro urbano distribuendolo agli edifici che riducono così l'uso di caldaie a gas migliorando l’impatto ambientale.
Geotermia: energia dal cuore della Terra
La geotermia, come disciplina scientifica, esplora la produzione e il trasferimento del calore interno della terra proveniente dal nucleo e generato dal decadimento di diversi isotopi radioattivi (principalmente uranio, torio e potassio). Questo calore si manifesta in diversi fenomeni naturali come vulcani, geyser e sorgenti calde.
L’entalpia misura il potenziale termico, permettendo di classificare i fluidi geotermici secondo il loro contenuto energetico e la temperatura.
Le applicazioni geotermiche variano in base all’uso previsto e al contenuto energetico della risorsa. Esse spaziano dalla produzione di energia elettrica, al teleriscaldamento, al riscaldamento e raffrescamento di edifici, oltre che per usi agricoli, industriali, civili e termali.
In funzione della temperatura dei fluidi, l’energia geotermica viene classificata ad alta entalpia (>150°C), a media entalpia (150-90°C),a bassa entalpia (<90°C) e a bassissima entalpia (<20°C).
In contesti di alta entalpia, esistono diverse tipologie di centrali geotermiche, classificate in base alla temperatura e al metodo di conversione energetica, tra cui le centrali a vapore secco, flash e binarie. Con la geotermia ad alta entalpia si produce energia elettrica come, ad esempio, a Larderello.
In contesti di media entalpia, invece, il calore viene utilizzato in modo diretto, generalmente mediante scambio termico fra fluidi. E’ il caso di Casaglia dove, il fluido estratto a circa 100°C cede calore ad un secondo fluido. Il primo quindi si raffredda e viene reiniettato nel sottosuolo, il secondo invece si scalda e va in centrale termica per contribuire al teleriscaldamento urbano (ved. oltre).
Considerata rinnovabile e pulita, l’energia geotermica non necessita di combustione e minimizza l’impatto ambientale, contribuendo significativamente alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Il gradiente geotermico medio è di circa 3°C ogni 100 metri, ma può variare significativamente nei diversi contesti geologici.
Il potenziale geotermico italiano è notevole essendo presenti diverse regioni ricche di tale risorsa caratterizzate da temperature superiori ai 150°C a meno di 3 km di profondità.
Teleriscaldamento urbano: efficienza energetica e sostenibilità ambientale
Il teleriscaldamento urbano offre vantaggi in termini di risparmio energetico e sicurezza ambientale. Questo sistema permette un uso più razionale dell’energia e contribuisce a ridurre l’inquinamento locale.
Un sistema di teleriscaldamento prevede fondamentalmente una centrale di produzione del calore e una rete di trasporto. Il calore può essere ricavato da diverse fonti come una risorsa geotermica, un impianto di termovalorizzazione o un cogeneratore a combustibili fossili. A Ferrara, il Sistema Energetico Integrato utilizza tutte e tre tali sorgenti termiche per fornire l’energia necessaria alla rete di teleriscaldamento urbano.
Il teleriscaldamento è una soluzione innovativa e sostenibile per il riscaldamento urbano e industriale, riducendo il consumo di combustibili fossili e favorendo la transizione verso fonti energetiche più pulite.