La Pianura Padana è una pianura alluvionale che si estende lungo l’Italia settentrionale delimitata, a nord, dalle Alpi Meridionali, a sud, dagli Appennini Settentrionali e, a est, dal Mare Adriatico. Questa vasta regione geografica, piuttosto uniforme dal punto di vista morfologico e idrografico, comprende principalmente parti delle regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. La sua estensione è di circa 46.000 km². È la pianura più vasta di tutta l’Europa meridionale.
Da diversi milioni di anni, la Pianura Padana rappresenta un grande bacino tettonico-sedimentario sviluppatosi a seguito di lenti processi geodinamici che hanno interessato tutta l’Italia settentrionale. Tale bacino è stato progressivamente riempito dai sedimenti provenienti dallo smantellamento delle Alpi Meridionali, a nord, e degli Appennini Settentrionali, a sud, che nel contempo si sollevavano.
Il sollevamento delle due catene montuose contrapposte è dovuto ad una persistente convergenza regionale in direzione circa nord-sud che, ancora oggi, è caratterizzata da tassi pari a 1-3 mm/anno. La deformazione dei volumi crostali che attualmente formano i due orogeni è avvenuta grazie all’attività di numerosissime piccole e grandi faglie e di pieghe ad esse associate.
Durante il Quaternario, l’attività tettonica dell’Appennino è progressivamente migrata verso nord venendosi così a sviluppare diverse faglie anche nel sottosuolo della Pianura Padana. Tali faglie sono per lo più cieche, ovvero non dislocano direttamente la superficie terrestre ma chiaramente tuttora attive come documentato dalla sismicità storica e strumentale della regione (es. sequenza sismica del 2012).
In particolare, in corrispondenza del settore orientale della Pianura Padana, dove ricade l’area di Casaglia, si è sviluppato un articolato sistema di tali faglie che formano, nel loro insieme, una grande struttura tettonica che si estende per oltre 100 km al di sotto della pianura, il cosiddetto Arco Ferrarese.
Il sostanziale equilibrio tra subsidenza regionale, sedimentazione e tettonica locale ha fatto sì che questa vasta regione geografica sia stata caratterizzata per la maggior parte del Quaternario da una morfologia pianeggiante e attraversata da una rete idrografica piuttosto dinamica. Localmente, gli spessori di tali sedimenti possono superare i 6 chilometri
Il clima e le variazioni del livello del mare hanno anche giocato un ruolo fondamentale nella costruzione della Pianura Padana. L’alternanza di periodi caldi e freddi, stagioni piovose e aride, innalzamenti e abbassamenti del livello marino hanno infatti condizionato la quantità di sedimento trasportato dai fiumi, lo sviluppo dei loro delta e delle coste. Di conseguenza, il sottosuolo della pianura è caratterizzato da importanti variazioni litologiche sia verticali che laterali che determinano, ad esempio, la distribuzione degli acquiferi.